IMPREVISTI DIGITALI (EFFACER L'HISTORIQUE)
50 min
Genere: Commedia
Lingua: Italiano
Regia: Benoît Delépine, Gustave Kervern
Con: Blanche Gardin, Denis Podalydès, Corinne Masiero, Vincent Lacoste, Benoît Poelvoorde, Bouli Lanners, Vincent Dedienne, Philip...
Critica Siamo dinanzi a una piacevolissima commedia in cui ognuno, almeno in parte, può riconoscersi nella propria quotidianità. I due registi/sceneggiatori hanno di fatto portato alle estreme (e ahimè reali) conseguenze una situazione che avevano proposto nel loro Mammuth. Là un Depardieu in età di pensionamento cercava di ricostruire le contribuzioni versate dalla diverse realtà aziendali presso cui aveva lavorato in età giovanile. Giunto in una di queste ditte si sentiva rispondere da un addetto che per ottenere soddisfazione ai propri quesiti doveva "andare sul sito". La replica di Depardieu era: "Ma io ci sono sul sito". La virtualità (eravamo nel 2010) iniziava già a contare più della presenza fisica. I tre protagonisti di un decennio dopo si ritrovano a lottare contro mulini a vento la cui collocazione reale è quasi ipotetica e comunque molto lontana e (quasi) irraggiungibile. Quanto è difficile far cancellare un video per il quale si è stati ricattati e c'è 'qualcuno' a cui potersi rivolgere? La persona la cui voce ti ha affascinato e che ti chiama ogni giorno sarà mai fisicamente incontrabile? Perché le valutazioni che ricevi in rete contrastano con la consapevolezza della tua buona condotta lavorativa mentre sei consapevole che ci sono organizzazioni che influenzano a pagamento i giudizi? (In "Bacio feroce" ad esempio Roberto Saviano spiega come la camorra possa far salire o scendere le valutazioni di un esercizio pubblico). Se chi legge conosce la serie Black Mirror sa che in quella sede si è preso in considerazione il presente e si è andati un passo in là. A Delèpine e Kerven questo non è necessario: gli basta guardarsi intorno nell'attualità già più sufficientemente assuefatta e seguire con affetto i loro personaggi per farci ridere. Talvolta di loro ma spesso anche di noi stessi rendendoci con quel riso un pochino più consapevoli di vivere in un davvero pazzo mondo. Giancarlo Zappoli, MyMovies
50 min
Genere: Commedia
Lingua: Italiano
Regia: Benoît Delépine, Gustave Kervern
Con: Blanche Gardin, Denis Podalydès, Corinne Masiero, Vincent Lacoste, Benoît Poe...
Critica Siamo dinanzi a una piacevolissima commedia in cui ognuno, almeno in parte, può riconoscersi nella propria quotidianità. I due registi/sceneggiatori hanno di fatto portato alle estreme (e ahimè reali) conseguenze una situazione che avevano proposto nel loro Mammuth. Là un Depardieu in età di pensionamento cercava di ricostruire le contribuzioni versate dalla diverse realtà aziendali presso cui aveva lavorato in età giovanile. Giunto in una di queste ditte si sentiva rispondere da un addetto che per ottenere soddisfazione ai propri quesiti doveva "andare sul sito". La replica di Depardieu era: "Ma io ci sono sul sito". La virtualità (eravamo nel 2010) iniziava già a contare più della presenza fisica. I tre protagonisti di un decennio dopo si ritrovano a lottare contro mulini a vento la cui collocazione reale è quasi ipotetica e comunque molto lontana e (quasi) irraggiungibile. Quanto è difficile far cancellare un video per il quale si è stati ricattati e c'è 'qualcuno' a cui potersi rivolgere? La persona la cui voce ti ha affascinato e che ti chiama ogni giorno sarà mai fisicamente incontrabile? Perché le valutazioni che ricevi in rete contrastano con la consapevolezza della tua buona condotta lavorativa mentre sei consapevole che ci sono organizzazioni che influenzano a pagamento i giudizi? (In "Bacio feroce" ad esempio Roberto Saviano spiega come la camorra possa far salire o scendere le valutazioni di un esercizio pubblico). Se chi legge conosce la serie Black Mirror sa che in quella sede si è preso in considerazione il presente e si è andati un passo in là. A Delèpine e Kerven questo non è necessario: gli basta guardarsi intorno nell'attualità già più sufficientemente assuefatta e seguire con affetto i loro personaggi per farci ridere. Talvolta di loro ma spesso anche di noi stessi rendendoci con quel riso un pochino più consapevoli di vivere in un davvero pazzo mondo. Giancarlo Zappoli, MyMovies